“l’altra metà del calcio”
la conferenza stampa

AL VIA IL PROGETTO “L’ALTRA METÀ DEL CALCIO”

il 4 aprile la conferenza stampa di apertura

Giovedì 4 aprile, nella prestigiosa cornice di Palazzo Santa Chiara, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto “L’altra metà del calcio”. Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, promosso dall’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza Asilo Savoia, vede la partecipazione di Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University diretto dal sociologo Nicola Ferrigni, la «Gazzetta Regionale» e Telefono Rosa.

Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare e informare i più giovani sul tema della violenza e degli stereotipi di genere. “L’altra metà del calcio”, infatti, vuole contrastare ogni tipo di violenza di genere al fine di garantire pari opportunità, a partire dal mondo sportivo. In tal senso, coinvolge in modo originale e innovativo il settore del calcio dilettantistico giovanile e scolastico. La scelta è ricaduta su questo settore proprio perché, purtroppo, il calcio è ancora uno degli ambienti sociali in cui il seme del maschilismo è maggiormente diffuso. “L’altra metà del calcio” si propone quindi di abbattere le ancora numerose barriere simboliche che caratterizzano lo sport al femminile. Inoltre, si propone di promuovere una campagna informativa sui temi degli stereotipi di genere, la discriminazione e la violenza.

Il progetto prevede l’introduzione di un corso dedicato alla formazione del “diversity sport manager”, una figura in grado di lavorare al fianco della società sportiva per promuovere l’inclusione e contrastare le discriminazioni di genere.

LA CONFERENZA STAMPA

Durante la presentazione del progetto è intervenuto il sociologo e direttore di Link LAB Nicola Ferrigni per presentare le modalità del corso di formazione. Queste le dichiarazioni:
«Il corso è stato pensato e progettato con l’obiettivo di favorire la crescita culturale oltre che professionale dei partecipanti, per poter finalmente garantire pari opportunità nello sport, ma anche in tutti gli aspetti della vita. La ricchezza e l’innovazione di questo corso consiste nel declinare e analizzare il concetto di discriminazione di genere in tutti i settori. Il corso partirà lunedì prossimo (8 aaprile) e si svilupperà in 2 sessioni, una con delle lezioni frontali e l’altra, davvero molto importante, con dei laboratori esperienziali».

Alla conferenza stampa di apertura sono intervenuti il Presidente dell’Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, l’Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia, la Presidente del Telefono Rosa Gabriella Garnieri Moscatelli e il direttore commerciale della «Gazzetta Regionale» Tommaso Rossini.

 

 

GALLERY

“l’altra metà del calcio”: il 4 aprile la presentazione

L’ALTRA METÀ DEL CALCIO

IL 4 APRILE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Verrà presentato giovedì 4 aprile alle ore 10.30, nella prestigiosa cornice di Palazzo Santa Chiara, il progetto “L’altra metà del calcio”.
Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e vede tra i partecipanti Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University, diretto dal sociologo Nicola Ferrigni.

IL PROGETTO

Il progetto si propone di sensibilizzare le generazioni più giovani grazie anche all’inserimento, all’interno dell’organigramma della propria squadra, della figura del “diversity sport manager”.
Alla formazione provvederà un apposito corso ideato e gestito da Link LAB. Il corso ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di promuovere l’inclusionemediante progetti e strategie volti al contrasto e al superamento della discriminazione, della violenza e degli stereotipi di genere. Il “diversity sport manager” sarà una figura in grado di lavorare al fianco della società sportiva enfatizzando il concetto di “differenze” intese come “patrimonio”. Grazie alla sua mediazione potranno migliorare le performance della collettività tramite la valorizzazione delle capacità delle singole persone.

Il CORSO

Il corso è strutturato in 3 moduli formativi che prevedono attività di formazione organizzate in 2 sessioni giornaliere, alternando lezioni frontali con laboratori volti a sviluppare creatività, flessibilità e curiosità. Per esempio, il laboratorio “Design Thinking Workshops (against violence)” contempla una serie di attività dedicate alle tematiche della violenza di genere, del bullismo e del cyberbullismo. Il laboratorio denominato “Empaty Lab” cercherà, invece, di sviluppare la consapevolezza rispetto a processi e dinamiche connessi a discriminazioni e violenze.