l’impact factor del giro d’Italia:
la presentazione del libro
l’impact factor
del giro d’Italia
L’IMPACT FACTOR DEL GIRO D’ITALIA
IN USCITA IL VOLUME CHE ANALIZZA GLI IMPATTI DELLA CORSA ROSA
È da oggi disponibile il libro “L’impact factor del Giro d’Italia. Analisi degli impatti della Corsa Rosa“ a cura di Nicola Ferrigni e Marica Spalletta, con prefazione di Mauro Vegni e postfazione del Prefetto Roberto Sgalla.
Tradizionalmente percepito nell’immaginario collettivo come una delle massime espressioni dell’italianità, da oltre 100 anni il Giro d’Italia rappresenta non soltanto una pagina indelebile nella storia dello sport, ma anche una straordinaria vetrina attraverso cui promuovere le bellezze naturali e paesaggistiche del nostro Paese, uno strumento per valorizzarne il patrimonio artistico e culturale, un momento di aggregazione sociale caratterizzato da un clima di festività, una palestra utile per acquisire un know-how professionale, una policy pubblica su cui investire in virtù dell’elevato ritorno che esso garantisce, infine un indiscusso volano per lo sviluppo economico del territorio.
Ed è appunto sui suoi diversi impatti – sociale, economico, turistico, culturale, formativo, solidale, ambientale, politico e mediatico – che si focalizza la ricerca realizzata da Link LAB in occasione della 100a edizione della Corsa Rosa, e i cui risultati sono presentati nel volume. Dati unici che rafforzano l’immagine di un evento da oltre un secolo capace di raccontare l’Italia attraverso i valori dello sport.
La ricerca – diretta da Nicola Ferrigni e finanziata da RCS-«La Gazzetta dello Sport» – ha visto intervistate oltre 2000 persone, tra spettatori, volontari ed esponenti delle realtà economiche e produttive dei Comuni sede di tappa del 100° Giro d’Italia.
Il libro sarà presentato sabato 29 giugno ad Albareto (PR) presso il Palafungo Piazza Aldo Moro, durante il Convegno “Sicurezza e Performance” organizzato in occasione dei prossimi Campionati Italiani di Ciclismo Professionistico in Alta Val Taro, alla presenza del sociologo Ferrigni.
“l’altra metà del calcio”
la conferenza stampa
AL VIA IL PROGETTO “L’ALTRA METÀ DEL CALCIO”
il 4 aprile la conferenza stampa di apertura
Giovedì 4 aprile, nella prestigiosa cornice di Palazzo Santa Chiara, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto “L’altra metà del calcio”. Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, promosso dall’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza Asilo Savoia, vede la partecipazione di Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University diretto dal sociologo Nicola Ferrigni, la «Gazzetta Regionale» e Telefono Rosa.
Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare e informare i più giovani sul tema della violenza e degli stereotipi di genere. “L’altra metà del calcio”, infatti, vuole contrastare ogni tipo di violenza di genere al fine di garantire pari opportunità, a partire dal mondo sportivo. In tal senso, coinvolge in modo originale e innovativo il settore del calcio dilettantistico giovanile e scolastico. La scelta è ricaduta su questo settore proprio perché, purtroppo, il calcio è ancora uno degli ambienti sociali in cui il seme del maschilismo è maggiormente diffuso. “L’altra metà del calcio” si propone quindi di abbattere le ancora numerose barriere simboliche che caratterizzano lo sport al femminile. Inoltre, si propone di promuovere una campagna informativa sui temi degli stereotipi di genere, la discriminazione e la violenza.
Il progetto prevede l’introduzione di un corso dedicato alla formazione del “diversity sport manager”, una figura in grado di lavorare al fianco della società sportiva per promuovere l’inclusione e contrastare le discriminazioni di genere.
LA CONFERENZA STAMPA
Durante la presentazione del progetto è intervenuto il sociologo e direttore di Link LAB Nicola Ferrigni per presentare le modalità del corso di formazione. Queste le dichiarazioni:
«Il corso è stato pensato e progettato con l’obiettivo di favorire la crescita culturale oltre che professionale dei partecipanti, per poter finalmente garantire pari opportunità nello sport, ma anche in tutti gli aspetti della vita. La ricchezza e l’innovazione di questo corso consiste nel declinare e analizzare il concetto di discriminazione di genere in tutti i settori. Il corso partirà lunedì prossimo (8 aaprile) e si svilupperà in 2 sessioni, una con delle lezioni frontali e l’altra, davvero molto importante, con dei laboratori esperienziali».
Alla conferenza stampa di apertura sono intervenuti il Presidente dell’Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, l’Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia, la Presidente del Telefono Rosa Gabriella Garnieri Moscatelli e il direttore commerciale della «Gazzetta Regionale» Tommaso Rossini.
GALLERY
“l’altra metà del calcio”: il 4 aprile la presentazione
L’ALTRA METÀ DEL CALCIO
IL 4 APRILE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Verrà presentato giovedì 4 aprile alle ore 10.30, nella prestigiosa cornice di Palazzo Santa Chiara, il progetto “L’altra metà del calcio”.
Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e vede tra i partecipanti Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University, diretto dal sociologo Nicola Ferrigni.
IL PROGETTO
Il progetto si propone di sensibilizzare le generazioni più giovani grazie anche all’inserimento, all’interno dell’organigramma della propria squadra, della figura del “diversity sport manager”.
Alla formazione provvederà un apposito corso ideato e gestito da Link LAB. Il corso ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di promuovere l’inclusione, mediante progetti e strategie volti al contrasto e al superamento della discriminazione, della violenza e degli stereotipi di genere. Il “diversity sport manager” sarà una figura in grado di lavorare al fianco della società sportiva enfatizzando il concetto di “differenze” intese come “patrimonio”. Grazie alla sua mediazione potranno migliorare le performance della collettività tramite la valorizzazione delle capacità delle singole persone.
Il CORSO
Il corso è strutturato in 3 moduli formativi che prevedono attività di formazione organizzate in 2 sessioni giornaliere, alternando lezioni frontali con laboratori volti a sviluppare creatività, flessibilità e curiosità. Per esempio, il laboratorio “Design Thinking Workshops (against violence)” contempla una serie di attività dedicate alle tematiche della violenza di genere, del bullismo e del cyberbullismo. Il laboratorio denominato “Empaty Lab” cercherà, invece, di sviluppare la consapevolezza rispetto a processi e dinamiche connessi a discriminazioni e violenze.