AL VIA IL REDDITO DI CITTADINANZA: FERRIGNI A «OMNIBUS»

mercoledì 6 marzo 2019

Il sociologo Nicola Ferrigni, docente di Sociologia generale alla Link Campus University, è stato ospite di «Omnibus» su La7. Al centro della puntata, in onda il 6 marzo 2019, il tema del reddito di cittadinanza. Con Ferrigni ospiti in studio la deputata della Lega Barbara SaltamartiniRiccardo Magi di +Europa, Paolo Diop di Fratelli d’Italia, il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, il senatore Ettore Licheri del M5S, e Alessandro De Nicola di Adam Smith Society.

UNO STRUMENTO PER RIAVVICINARE STATO E CITTADINI

In occasione dell’avvio delle richieste del reddito di cittadinanza, Nicola Ferrigni sottolinea l’importante ruolo sociale di questa manovra, in grado di riavvicinare lo Stato ai cittadini, ricostruendo un rapporto di fiducia venuto meno negli anni. Ovviamente questa fiducia ritrovata influisce anche sul nuovo atteggiamento dei cittadini nei confronti dello Stato, scoraggiando sotterfugi ai danni dello stesso.

«Ribadendo l’importanza e la necessità dei controlli – afferma Ferrigni – da sociologo sono fermamente convinto che finora il nostro Paese è stato diviso in due: da una parte lo Stato e dall’altra i cittadini. Questa dicotomia ha portato inevitabilmente i cittadini a non sentirsi parte della collettività e a volersi difendere dallo Stato. Il MoVimento 5 Stelle con il reddito di cittadinanza ha avviato una rivoluzione culturale, riavvicinando lo Stato ai cittadini, i quali non sentono più la necessità di fare i “furbetti”. Un po’ come accadde quando venne introdotto l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in auto. Inizialmente i cittadini subivano questa norma, ora invece, non appena entrano in auto automaticamente allacciano la cintura e non solo per via della possibile sanzione».

 

UNA MANOVRA A LUNGO TERMINE

Ovviamente però i benefici della manovra sono da considerarsi a lungo termine, anche se, come precisa il sociologo, «purtroppo questa manovra non viene considerata come uno strumento in grado di rimettere in moto nel lungo periodo i diritti sociali, ma viene vista nell’immediato come assistenzialismo fine a se stesso».

LA RIVOLUZIONE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

Il reddito di cittadinanza avvierà nel lungo periodo anche una rivoluzione nel ruolo dei Centri per l’impiego. «Oggi per trovare lavoro si fa affidamento soprattutto sul passaparola o ai rapporti di amicizia, mentre soltanto lo 0,1% del lavoro deriva dai centri per l’impiego in Italia. Quindi, non solo il reddito di cittadinanza favorisce il dialogo diretto tra impresa e beneficiari, ma, grazie alla figura dei navigator che diventano un supporto per i CPI, permetterebbe di ripensare e riformulare nel tempo delle strutture così importanti per il Paese e che adesso sono in crisi».

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