a bologna per parlare
di sport e sicurezza

AL DI LÀ DELLE BARRIERE. #SLO, IL 13° UOMO

bologna, 21 aprile 2015

“Football Act. Al di là delle barriere. #SLO, il 13° uomo”: questo il titolo della relazione con cui il sociologo Nicola Ferrigni, in qualità di esperto e consulente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno, è intervenuto nel corso del convegno “Il modello di sicurezza negli stadi italiani. Sicurezza pubblica e passione sportiva a confronto”, organizzato dall’Associazione Nazionale dei Funzionari di Polizia.

Il convegno, che si è tenuto martedì 21 aprile 2015 alle ore 10:00 presso l’Aula Magna della Regione Emilia Romagna a Bologna, ha riunito esperti del settore e rappresentanti del mondo sportivo al fine di favorire e stimolare un approfondimento sui temi della sicurezza, dello sport e delle politiche di gestione dei servizi di ordine pubblico.

Dopo i saluti iniziali di Andrea Rossi, Sottosegretario alla Presidenza Regione Emilia-Romagna, e di Fulvio Della Rocca, Vice Capo della Polizia, Lorena la Spina, Segretario Nazionale A.N.F.P., ha introdotto i lavori. A seguire le relazioni di Alberto Intini, Presidente O.N.M.S., Roberto Massucci, Vice Presidente operativo O.N.M.S., e Nicola Ferrigni. A moderare il dibattito Gian Guido Nobili, Regione Emilia-Romagna – coordinatore tecnico F.I.S.U.

Alle 13:30 ha avuto inizio la tavola rotonda con gli interventi di Francesco Gianello, Venue Director Juventus Stadium, Marco Di Vaio, Club Manager Bologna FC 1909 e rappresentante Associazione Italiana Calciatori. La tavola rotonda è stata moderata da Giovanni Egidio, capo redattore de «repubblica.it».

PROGRAMMA

il modello italiano
per la sicurezza negli stadi

IL MODELLO ITALIANO PER LA SICUREZZA NEGLI STADI

ricerca promossa dall’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive

La ricerca “Il modello italiano per la sicurezza negli stadi”, promossa dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e diretta dal sociologo Nicola Ferrigni, si propone di studiare l’evoluzione del fenomeno della violenza negli stadi in seguito all’entrata in vigore della normativa in materia di sicurezza del 2007.

Quest’ultima viene infatti generalmente considerata come una sorta di spartiacque tra un approccio al problema della violenza negli stadi di natura principalmente emergenziale e repressiva, a un approccio del tutto diverso che riconosce l’esigenza prioritaria di indirizzare la tutela legislativa a realizzare condizioni di tranquillità e regolarità per i frequentatori degli stadi.

Di qui dunque l’esigenza di comprendere se e come le nuove misure per la sicurezza abbiano avuto un impatto positivo rispetto, per esempio, al numero degli incontri con feriti, al numero dei feriti tra i civili e/o tra le Forze dell’Ordine, al numero dei daspo emessi. Tutto questo in un’ottica di moderna gestione dell’ordine pubblico, in cui la valutazione di impatto delle politiche pubbliche diventa momento strutturale e centrale delle attività finalizzate a garantire la sicurezza dei cittadini che partecipano alle manifestazioni sportive.

RASSEGNA STAMPA
CONVEGNO EXPO
MILANO 2015
CONVEGNO SISP
MILANO 2015
CONVEGNO
CATANIA 2015
CONVEGNO
COVERCIANO 2016

POTREBBE INTERESSARTI…

barriere all’olimpico

c’era una volta l’ultrà

ciclismo. 1° rapporto nazionale

presentato a unomattina
“c’era una volta l’ultrà”

A UNOMATTINA SI PARLA DI “C’ERA UNA VOLTA L’ULTRÀ”

nicola ferrigni e roberto massucci ospiti nel programma di rai 1

Cosa spinge migliaia di persone ad affollare settimanalmente gli stadi di calcio? E come sono cambiate, nel corso degli ultimi anni, le tifoserie? Qual è il rapporto tra il tifo più genuino e quelle frange più estremiste che sovente si sono rese colpevoli di episodi di violenza? Ma, soprattutto, oggi ha ancora senso di parlare di “ultrà”?

A queste e molte altre domande si propone di rispondere “C’era una volta l’ultrà”, il libro che Nicola Ferrigni, direttore di Link LAB, ha scritto con Roberto Massucci, Capo di Gabinetto della Questura di Roma, presentato a “Uno Mattina Caffè”. All’interno del libro i contributi di Giancarlo Abete (Presidente FIGC), Maurizio Beretta (Presidente Lega Serie A), Andrea Abodi (Presidente Lega Serie B), Francesco Ghirelli (Direttore Generale Lega Pro), Raffaele Aiello (Direttore Centrale per le Risorse Umane della Polizia di Stato).

«“C’era una volta” – commenta Nicola Ferrigni – è il classico inizio di tutte le storie che meritano di essere raccontate e quella degli ultrà è una storia che merita di essere rivissuta, perché in questi anni è cambiata nelle sue modalità organizzative, il tifo è un’altra cosa rispetto a quello di vent’anni fa. Eppure, nell’immaginario collettivo la parola “ultrà” continua a essere associata a un’idea di violenza».

Di qui dunque l’esigenza di una reale conoscenza del fenomeno del tifo, propedeutica poi a una gestione efficace della sicurezza e dell’ordine pubblico. A tal proposito Roberto Massucci, co-autore del volume, osserva come questa pubblicazione rappresenti «un’iniziativa molto importante, perché va nella direzione della conoscenza scientifica del fenomeno. Una conoscenza che si basa sull’ascolto dei tifosi. Un mondo che è cambiato, un mondo che era segnato da un bollettino di guerra, dove ogni domenica noi registravamo feriti tra i poliziotti, per non dire della morte allo stadio di Catania dell’Ispettore Filippo Raciti. Da allora si è presa una coscienza diversa, si è iniziato un percorso che ha portato oggi a dei risultati certamente incoraggianti ma che non ci debbono far abbassare la guardia, perché il tema è estremamente delicato e i rischi sono dietro la porta. Per cui conoscerlo nel migliore dei modi per poterlo affrontare».

Cosa fare dunque per intervenire efficacemente? «Le strade su cui muoversi – conclude Nicola Ferrigni – sono certamente quelle già individuate. Strade che hanno portato a una riduzione sensibile del numero di incidenti, che ormai si possono contare sulla punta delle dita».

RICERCA
PRESENTAZIONE
RASSEGNA STAMPA
LIBRO