Giovedì 21 febbraio, dalle ore 15:15, il sociologo Nicola Ferrigni sarà ospite su La7 di «Tagadà». Nel corso dell’approfondimento quotidiano condotto da Tiziana Panella si parlerà dei principali temi nell’agenda del Governo, tra cui il reddito di cittadinanza, quota 100, e Inps.
Il prof. Ferrigni è intervenuto sui giovani e il lavoro e sul ruolo che avrà il Reddito di Cittadinanza: «Noi continuiamo ad interpretare quello che accade al giorno d’oggi con degli schemi che appartengono ad un’era fa. C’è un fuori sync tra l’interpretazione del lavoro e quello che richiedono i giovani. Noi pensiamo al lavoro stando ai nostri schemi, mentre loro hanno un’espressività e una creatività molto più forte di quel che pensiamo. Il Reddito di Cittadinanza non è un’assistenza, è un patto di inserimento nel mondo lavorativo: è un punto nevralgico della società. Il lavoro sarà attinente alla formazione e per questo sarà fondamentale la figura del navigator che permetterà un percorso personalizzato della persona. Quindi si parla di una rivoluzione culturale, una delle più grandi riforme di Welfare degli ultimi 30 anni in Italia.»