Il sociologo Nicola Ferrigni, Professore Associato di Sociologia presso la Link Campus University, è stato ospite de «Il Caffè di RaiUno» sabato 17 agosto.
Insieme a lui, in collegamento da Milano il giornalista Luca Mastrantonio; in studio il rapper White Boy, la Youtuber Lilly Meraviglia, il giornalista di «Scomodo» Luca Bagnariol, il critico musicale Barbara Tomasino e il politologo Francesco Giubilei.
I GIOVANI E IL MERCATO DEL LAVORO
Una puntata interamente dedicata al mondo dei giovani e in particolare al loro rapporto con il mercato del lavoro, ai sogni, alle speranze e alle prospettive di una generazione che rompe con il passato e con alcuni degli stereotipi legati al mondo del lavoro. Il prof. Ferrigni, esperto di questioni giovanili e del lavoro, che interviene nel dibattito pubblico sui navigator, nonché direttore dell’Osservatorio “Generazione Proteo” che ogni anno coinvolge migliaia di studenti, intervistati sulle tematiche di attualità, tra cui politica, lavoro, futuro, scuola e università, mette infatti in evidenza come per i giovani oggi il posto fisso non rappresenti più un’opportunità, quanto piuttosto una costrizione, in quanto estremamente creativi, innovativi e bisognosi di lavorare soprattutto esprimendo la propria arte.
«I giovani di oggi – dichiara Ferrigni – si trovano di fronte a un mondo del lavoro completamente cambiato e sono loro che lo stanno creando. Dalla mia ricerca, che vede coinvolti più di 10.000 studenti ogni anno, emerge come ci sia un tramonto quasi completo dell’idea del posto fisso, che risulta essere molto distante dal modo di pensare dei giovani. Per loro il lavoro è l’espressione massima della creatività: il posto fisso non è più una prerogativa».
GIOVANI E ADULTI: I VALORI AL CENTRO DEL DIBATTITO
In primo piano anche il rapporto conflittuale tra giovani e adulti, con questi ultimi in atteggiamento critico e giudicante nei confronti delle nuove generazioni, questo nonostante una tendenza particolare e controversa cui oggi si assiste secondo il prof. Ferrigni:
«Siamo di fronte a una generazione di giovani influencer e di una società adulta a sua volta follower. C’è un capovolgimento della piramide. Io nella generazione di oggi vedo una freschezza e un’energia pazzesca. Credo che chi in questo momento giudichi in maniera riduttiva il mondo dei giovani, asserendoli come ribelli e deboli, sbagli».
E ancora, sulla tanto dibattuta perdita di valori da parte dei più giovani:
«In realtà c’è una trasformazione dei valori, poiché la società è in continua evoluzione. Portando alla luce un esempio concreto, possiamo notare come la capacità di fare volontariato e il senso di solidarietà nei giovani di oggi, prima non ci fosse. Essere uniti l’uno con l’altro e la solidarietà sono valori fondamentali che prima non c’erano. Quindi non possiamo giudicare i valori, sostenendo che uno sia migliore di un altro, semplicemente cambiando la società, cambiano anche i valori».