Nicola Ferrigni, professore associato di Sociologia alla Link Campus University e direttore di Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale di Ateneo, è stato ospite a Uno Mattina, lo storico contenitore della mattina di Rai1.
Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia soltanto 1 #donna su 2 lavora: uno dei dati più bassi europei. Il sociologo Ferrigni, esperto di politiche del lavoro e del welfare, ha ribadito come questo sia indice di arretratezza culturale del nostro Paese, dove l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro è stato visto, fino a pochi anni fa, con una “timida diffidenza”.
La maternità infatti, ha sottolineato il professor Ferrigni, è ancora vista e subìta come un costo da parte del datore di lavoro. Molto spesso accade qualcosa che ha dell’incredibile: insieme alla lettera di assunzione le neo lavoratrici sono costrette a firmare anche la lettera di dimissioni in bianco! Si tratta di dimissioni involontarie, non una scelta vera dunque ma una scelta forzata.
Questo è un fatto molto grave, che incide pesantemente sulla maternità e spinge molte donne, sempre più in difficoltà a conciliare i tempi del lavoro da quelli della vita privata, a lasciare la propria occupazione dopo la nascita del primo figlio. Per questo, ha concluso Ferrigni, in Italia diventa necessario puntare su misure che possano conciliare lavoro e famiglia: orari più flessibili, servizi di sostegno e permessi speciali.