Venerdì 22 Novembre il sociologo Nicola Ferrigni ha partecipato al convegno “L’imprenditore è solo!”, organizzato da Apmi Confimi Modena. Un titolo “forte” per un tema scottante: la solitudine che l’uomo d’impresa si trova a sperimentare in questo momento di grave crisi. Al centro del dibattito, l’impatto che la crisi economica provoca non solo sul piano strettamente lavorativo e imprenditoriale ma anche sul piano individuale, a maggior regione quando la “persona imprenditore” identifica se stessa nel suo lavoro in modo pressoché esclusivo.
Nell’ambito del suo intervento, Nicola Ferrigni ha sottolineato l’importanza della “dimensione relazionale” per contrastare la grande sfida dell’epoca post-moderna: il sopravvento dell’individualismo. A seguire, sono stati presentati i dati dello studio sui “Suicidi per motivazioni economiche” condotto dall’omonimo Osservatorio dedicato al fenomeno, istituito nel 2012 presso la Link Campus University.
Dall’analisi emerge una preoccupante escalation dei suicidi dettati dalle difficoltà economiche ad opera di cittadini e imprenditori che, sempre più spesso, trasformano una richiesta di aiuto in soluzioni estreme, come il suicidio, perché oppressi da debiti o perché oramai privati della speranza di trovare un’occupazione. «I dati – dichiara Ferrigni – sottolineano le gravi difficoltà di un segmento della popolazione, quello dai 45 ai 64 anni, che raccoglie soprattutto imprenditori e artigiani maggiormente esposti alle difficoltà e all’attuale andamento negativo del mercato».