QUINTO APPUNTAMENTO DEL PROGETTO “IL PALLONE D’ITALIA”

nicola ferrigni relatore a reggio calabria sul tema dello slo

“Il Pallone d’Italia” rimbalza a Reggio Calabria: dopo Torino, Milano, Perugia e Napoli, lunedì 18 marzo si è svolto in Calabria il 5° appuntamento del progetto. Una giornata di confronto con i club, le istituzioni e le forze dell’ordine attive sul territorio. Al centro del dibattito lo sport e la riscoperta dei suoi veri valori.

L’INTERVENTO DI NICOLA FERRIGNI

In tale occasione il sociologo Nicola Ferrigni è intervenuto sul tema del Supporter Liaison Officer (SLO), individuato come figura di mediazione tra le società sportive e i supporters. È intervenuto poi sulla necessità di un dialogo autentico tra queste due realtà. Infatti, un modello di confronto solo apparente e mai ufficiale tra club e tifosi, ha generato illazioni tendenti al negativo e alla mancanza di fiducia. «Da questo punto di vista – ha affermato infatti Ferrigni – lo SLO oggi può rappresentare davvero un cambiamento poiché rappresenta la vivacità culturale del nostro calcio. Un calcio che non è indoor, ma è europeo, è un calcio come espressione dell’italianità, è il calcio come emblema culturale di un Paese».

Dunque un ruolo importante che oltre a costruire e rafforzare il dialogo con i tifosi e il loro coinvolgimento, agisce in particolare sulla relazione fiduciaria, attivando processi di rappresentanza all’interno di una cornice che va oltre lo spazio fisico dello stadio.

Inoltre riguardo ai benefici che derivano dall’introduzione dello SLO, questi possono essere distinti in due categorie:«Da una parte – ha precisato Ferrigni – ci sono quei benefici che possiamo definire come “intangibili”, che sono conseguenza diretta dei compiti dello SLO, quale la maggiore trasparenza nella comunicazione e le migliori relazioni tra club, tifosi e autorità di pubblica sicurezza; maggiori informazioni su opinioni e bisogni dei tifosi; migliore atmosfera dentro e fuori lo stadio; migliore gestione dei conflitti; maggiore prevenzione degli episodi violenti; migliore immagine e reputazione dei club (con relativi effetti economici). Accanto a questi benefici, ve ne sono anche degli altri ben più “tangibili”, al cui interno rientrano un potenziale incremento delle presenze allo stadio, un maggior numero di biglietti/abbonamenti venduti, maggiori entrate derivanti dal merchandising, infine un incremento di valore del prodotto televisivo».

LE ALTRE TESTIMONIANZE

Nel corso del confronto sono intervenuti sui temi dell’istituto del gradimento, dello stadio e della partita, anche il Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive, Daniela Stradiotto e il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Hanno arricchito la giornata anche le testimonianze del Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, e del Questore di Catania Alberto Francini.

“Il Pallone d’Italia”, evento promosso dalla Lega del Calcio Professionistico con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e la partecipazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è un progetto finalizzato a promuovere il confronto tra le Istituzioni della pubblica sicurezza e il mondo sportivo nella governance degli eventi calcistici, nell’ottica di favorire una sempre maggiore partecipazione e coinvolgimento delle società sportive anche nella gestione della sicurezza.

Il prossimo e ultimo appuntamento de “Il Pallone d’Italia” è previsto per il 25 marzo a Bologna.

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