Piaccia o no, lo si denigri o lo si condivida il #RedditodiCittadinanza rappresenta per il nostro Paese una tra le più incisive e rivoluzionarie riforme del Welfare State degli ultimi decenni.
Nicola Ferrigni, sociologo, esperto di Reddito di Cittadinanza e di Politiche del Lavoro, e autore del libro “Redditanza. Il reddito di cittadinanza raccontato dai giornali e percepito dai cittadini”, in un articolo sul «Blog di Beppe Grillo», spiega come «Chi ha realmente bisogno, non urla né piange e, allo stesso modo, non plaude a voce alta né festeggia. Non lo fa personalmente, e non ha sindacati o categorie di rappresentanza che lo fanno al suo posto. Chi vive nell’agio vive come un vanto il fatto di consegnare la propria carta di credito per pagare il conto del ristorante».
«Chi vive invece nel bisogno, il percettore del #RdC – continua il professor Ferrigni – custodisce nel segreto delle proprie mani quella carta gialla che, con tanta sensibilità, il Movimento 5 Stelle ha imposto fosse visivamente non distinguibile da un normale BancoPosta. Il silenzio, dunque, è la cifra distintiva del beneficiario del RdC, che tutti noi dobbiamo impegnarci affinché non venga raccontato come una condizione di sconfitta sociale, bensì come una opportunità di rilancio sociale».