L’edizione odierna de «Il Messaggero» dedica un articolo al fenomeno, sempre più diffuso in Italia, dei single: circa 800mila tra separati, divorziati, vedovi o semplicemente persone che hanno scelto di stare da sole.
Intervistato sul tema dalla giornalista Valeria Arnaldi, il sociologo Nicola Ferrigni osserva come si tratti di un trend «evidente nel nostro Paese e amplificato tra i giovani», le cui cause sono «solo parzialmente attribuibili alla carenza di lavoro e alla mancanza di stabilità e prospettive, comunque da tenere in conto». Per contro, osserva ancor Ferrigni, «la parola chiave del cambiamento in atto è “individualismo”. La risorsa che più manca oggi è il tempo. “Essere in famiglia” richiede tempo, così come costruire relazioni». A conferma di ciò, «il fenomeno dei single non si vede solo negli affetti, ma anche nell’amicizia. Sono sparite le grandi comitive che c’erano una volta, i rapporti sono divenuti più labili e frammentati». «Essere single – conclude Ferrigni – è ormai uno status. A determinarlo pure la velocità con cui viviamo, giornata, lavoro, relazioni. È diventato un modo di vivere».